Stadio in vendita: Sensi rilancia, la Lazio se ne va Stampa
Sabato 17 Maggio 2003 00:00

di Petrucci Stefano dal Corriere della Sera del 17-05-2003

Nel progetto della Roma ristoranti, negozi, cinema multisala. Il club biancoceleste punta sul Flaminio I modelli di riferimento sono l' «Old Trafford» del Manchester United e l' «Amsterdam Arena» dell' Ajax Il valore dell' impianto forse è sceso sotto i 100 milioni

 

Dai «cipressi» anni Trenta di Del Debbio alle soprelevazioni anni Cinquanta di Vitellozzi, fino ad arrivare alla pacchiana ristrutturazione di Italia ' 90. E domani che Olimpico sarà? Partiamo da oggi. Alle 16,15, quando Lazio e Brescia avranno avviato da qualche minuto il loro secondo tempo, lo stadio inaugurato il 17 maggio del ' 53 festeggerà i cinquant' anni. Un compleanno da celebrare senza grandi certezze su quello che verrà. Lo stadio di mille gioie e di non minori amarezze, come riportiamo qui accanto, non conosce ancora il suo futuro. In ballo, non solo un remaquillage indispensabile per un impianto ormai vecchio (il progetto del ' 90 prevedeva il successivo abbattimento e la ricostruzione della tribuna Tevere, poi mai toccata): da dirimere resta soprattutto l' annosa questione della proprietà. Tema delicato, da tempo oggetto di un lungo balletto tra il Demanio, proprietario dell' intera area del Foro Italico, i responsabili dei dicasteri interessati (oggi, Tremonti per le Economie e Urbani per i Beni culturali), il Coni che da sempre ha in gestione gli impianti, la Roma e la Lazio che da anni, sulla scia di quanto già accaduto in altre città in Italia e in Europa, hanno chiesto di poter acquistare l' Olimpico e i relativi parcheggi. Lo stallo attuale si sviluppa in pratica dalla fine degli anni Novanta, tra improvvise aperture e stop ancora più repentini. Da quando, cioé, lo Stato ha deciso di privatizzare l' impianto. Mentre sul gioiello del Foro Italico si gettavano importanti investor stranieri, interessati a trasformarlo in un tempio del rock, Roma e Lazio, nelle persone di Sensi e Cragnotti, a maggio 2001 arrivavano a fondare una società, la «Stadio Olimpico SpA», proprio con l' obiettivo di partecipare alla gara d' appalto per la privatizzazione. Fatica sprecata. Un' interminibile sequenza di dietrofront ha via via bloccato qualsiasi tentativo. A contrastare la cessione soprattutto il Coni, che non solo pretende il risarcimento delle spese di rifacimento dello stadio (220 miliardi di lire), ma teme di subire lo sfratto per gli uffici ospitati nei 60 mila metri quadrati sotto le tribune dell' Olimpico. Roma e Lazio, così, sono rimaste alla finestra. Stupite quanto indispettite dall' impossibilità di potersi regalare un impianto tutto loro, con centri commerciali, cinema multisale, bar, ristoranti, spazi per ial tempo libero: sul modello dell' «Old Trafford» del Manchester United o dell' «Amsterdam Arena» dell' Ajax. La lunga attesa, parallela ai problemi sofferti da Cragnotti, ha anche logorato l' alleanza tra i due club romani. La Lazio proprio in questi giorni ha annunciato la volontà di puntare sullo stadio Flaminio, più piccolo e raccolto, abbondantemente ammodernato dal Coni. La Roma invece non molla. Sensi si è rivolto a Berlusconi, ne ha invocato la sensibilità sul tema calcistico (tra l' altro a Milano san Siro è stato da tempo affidato alla totale gestione di Milan e Inter), ed è pronto a lanciare un' altra offerta anche da solo, all' inizio della prossima stagione. Ma quanto vale, poi, quest' Olimpico oggi cinquantenne? Fino ad un anno fa, tra i 100 e i 150 milioni di euro. Ora, forse, un po' meno. Tutto cambia in fretta, ormai. E non sempre in meglio: a chi piacerebbe, ad esempio, un Olimpico con un solo derby all' anno? Stefano Petrucci SOTTO LE CURVE Le federazioni hanno gli uffici Sotto la tribuna Tevere e due le curve dell' Olimpico ci sono gli uffici di diverse federazioni sportive e del coordinamento antidoping del Coni. Questo è uno dei tanti problemi che dovranno affrontare, eventualmente, i dirigenti del Foro Italico e coloro che vorranno privatizzare l' impianto. NEL GIUGNO ' 90 La nuova struttura inaugurata dal Papa Poche settimane prima dell' inizio dei campionati del mondo (l' Italia li organizzava per la seconda volta nella sua storia, dopo quelli del ' 34) il nuovo stadio Olimpico venne inaugurato e benedetto da Giovanni Paolo II. La partita d' esordio fu giocata il 9 giugno del ' 90 tra gli azzurri di Vicini (che vinsero per 1-0) e l' Austria. I RICORDI PIÙ BELLI 1968 EUROPEI L' Italia sul tetto d' Europa Lunedì 10 giugno, nella ripetizione della finale degli Europei di calcio l' Italia batte la Jugoslavia per 2-0 (gol di Riva e Anastasi) 1974 CAMPIONATO Il primo scudetto della Lazio Il 12 maggio, in uno stadio stracolmo, la Lazio di Lenzini e Maestrelli piega il Foggia (1-0, Chinaglia) e vince il suo primo scudetto 1983 CAMPIONATO Il secondo scudetto della Roma Il 15 maggio la Roma contro il Torino festeggia il secondo tricolore della sua storia, vinto la domenica prima a Marassi col Genoa I GIORNI DA DIMENTICARE 1986 CAMPIONATO I giallorossi crollano col Lecce Il 20 aprile si consuma la grande beffa: la Roma viene battuta dal Lecce già retrocesso (3-2) e lascia il titolo alla Juve 1990 MONDIALI L' Italia guarda la finale L' Italia è la grande favorita del Mondiale giocato in casa. Ma in finale vanno Germania (che poi vince per 1-0) e Argentina 1998 LA VERGOGNA Gli striscioni antisemiti «Auschwitz è la vostra patria, i forni le vostre case»: è l' aberrante striscione antisemita che compare in curva Nord prima di un derby Olimpico IL FUTURO 50 ANNI DI EMOZIONI Oggi l' impianto più famoso d' Italia festeggia l' anniversario: il Coni lo ha messo all' asta ma i dubbi restano Le strade dei due club della Capitale si sono divise dopo la brusca uscita di scena di Sergio Cragnotti

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